Come la depressione e gli alimenti antidepressivi influenzano in negativo le abitudini alimentari.
Chi soffre di depressione, spesso, senza accorgersene, modifica le proprie abitudini alimentari. Alcune persone mangiano troppo e aumentano di peso, usando il cibo per “risollevare l’umore”. Altre dichiarano di essere troppo stanchi per prepararsi dei pasti equilibrati o perdono appetito e peso.
Qui di seguito passeremo in rassegna in che modo la depressione può andare ad influenzare il personale stile alimentare.
Spesso chi soffre di depressione usa il cibo come automedicazione per lo stato d’animo sperimentato, senza rendersi conto, però, che talvolta, questo atteggiamento contribuisce a sperimentare, in misura maggiore, sentimenti quali tristezza, frustrazione, vergogna, disgusto per se stessi.
Molte persone, quando sono giù di morale, ricercano in particolar modo i carboidrati. Per quale motivo? Il motivo risiede nel fatto che i cibi ricchi di carboidrati, aumentano i livelli di zucchero e di serotonina, una sostanza che innalza l’umore della persona. Da qui la loro pericolosità: a breve termine, mangiare cibi ad alto contenuto di zuccheri e grassi, possono farci sentire più tranquilli, ma a lungo termine, può portare ad aumento di peso e può contribuire ad aumentare il rischio di malattie cardiache, diabete ecc…
Molte persone depresse, avvertono un calo dell’appetito e in alcuni casi, finiscono per perdere peso.
Anche in questo caso, però, la trappola è dietro l’angolo: non mangiare abbastanza può rendere più irritati, stanchi e ipersensibili e tale condizione non può far altro che peggiorare la depressione.
C’è, infine, una fetta di persone depresse, che in virtù della mancanza di energia e voglia di fare, evitano di cucinare e si affidano esclusivamente al cibo spazzatura e ai fast-food. La loro dieta, dunque, diventa monotematica (panini, cappuccini, dolci ecc…), con gravi conseguenze fisiche e psicologiche.
Ben presto, senza rendersene conto, tutti e tre gli stili alimentari, possono trasformarsi in abitudini radicate, difficile da smantellare.
Se la depressione influenza eccessivamente la tua vita e il tuo stile alimentare, è fondamentale chiedere aiuto ad un Coach Alimentare che sia anche psicologo e/o psicoterapeuta, col quale intraprendere un percorso finalizzato alla gestione dei vissuti depressivi e, in base alla complessità della situazione, lavorare parallelamente o in seguito, sullo smantellamento delle trappole alimentare su cui si è entrati.
Alcuni esercizi proposti nelle sessioni di training alimentare integrato che propongo, si pongono le seguenti finalità: