Cosa significa comunicare bene?
In questo articolo troverai 14 strategie per comunicare bene. Esercitati a metterle in pratica per diventare un buon comunicatore.
Un antico aforisma recita: “Non è importante quello che dici, ma come lo dici”.
Comunicare bene fa spesso la differenza tra chi è leader e chi non lo è. Per essere dei buoni comunicatori non basta parlare semplicemente, ma è importante prima di tutto saper ascoltare bene, essere consapevoli di ciò che diciamo e di come lo diciamo, di come comunicano gli altri i nostri contenuti, saper comprendere le emozioni che si nascondono dietro le parole, saper porre le giuste domande, prestare attenzione ai segnali verbali e non verbali di chi si ha di fronte.
14 strategie per comunicare bene
- Studia il contesto. Ognuno ha il proprio modo di comunicare ed è importante conoscerlo così da approcciarsi secondo quanto ci si aspetta. E’ importante capire con chi si collabora, conoscere i progetti in corso e valutare se esistono o meno punti in comune sui quali si intende discutere. E’ importante fare domande e assicurarsi che l’argomento sia stato compreso. Questo è fondamentale per saper comunicare bene.
- Comprendi le circostanze. Un buon comunicatore ha bisogno di capire pienamente, oltre al contesto, anche le circostanze in cui si trova. Questo per evitare di fare ipotesi che potrebbero generare perdite di tempo. In ambito professionale, questo vuol dire comprendere l’obiettivo della persona che sta dall’altra parte. Cosa vuole realizzare e cosa si aspetta da noi?
- Impara il linguaggio del tuo interlocutore. Scopri i termini usati in azienda e valuta attentamente il testo in tutte le corrispondenze di business. Ci sono informazioni o termini che potrebbero creare confusione o esser male interpretati?
- Ascolta. Fondamentale per essere una buona risorse. E’ necessario ascoltare attivamente prima di rispondere, contribuire e collaborare. Comunicare bene in tal senso si traduce nell’allentarsi ad un ascoltato attivo.
- Non interrompere. Evita quanto più puoi di interrompere chi sta parlando, almeno che non sia necessario chiarire un punto. Può essere utile provare a prendere appunti per porre domande alla fine, invece di interrompere in quanto la risposta alla vostra domanda potrebbe essere data successivamente.
- Rispetta chi hai davanti. Qualsiasi comunicazione di successo può avvenire solo se vi è rispetto reciproco. Se non rispetti la persona che hai davanti, ciò apparirà durante la conversazione. Riconosci il contesto della persona, le competenze e le sue capacità.
- Fai domane costruttive. Se hai studiato il contesto, compreso le circostanze e ascoltato bene, allora le domande che farai saranno il prossimo passo di chiarificazione. Eviterai infatti di perdere tempo facendo ripetere all’altra persona le stesse informazioni, a meno che non ci siano delle cose poco chiare.
- Se hai dubbi, chiedi. Se non sei sicuro/a di aver capito cosa la persona sta dicendo, ripeti l’interpretazione e verifica che l’altro abbia compreso. Ad esempio: “Vorresti dirmi che…”
- Considera il mezzo. Oggi i professionisti utilizzano una serie di strumenti di comunicazione: e-mail, massaggi istantanei,video conferenze e piattaforme di social networking. Tutti questi strumenti ci permettono di condividere informazioni e di interagire con le persone in ufficio o in tutto il mondo. Per questo motivo, comunicare bene ed in modo efficace richiede la conoscenza dei protocolli digitali per ogni mezzo utilizzato.
- Sii conciso/a. Dai le informazioni necessarie, cercando di essere il più sintetico possibile. Il troppo tergiversare potrebbe ingolfare la comunicazione. Annota solo i punti necessari da seguire, insieme alle informazioni di cui hai bisogno per garantire chiarezza in quello che stai trasmettendo.
- Usa le metafore. Analogie, metafore e aforismi, rappresentano un utile strumento di comunicazione efficace. Permettono infatti di far arrivare prima il messaggio, aggirando le resistenze che spesso si creano in chi riceve il messaggio.
- Sintonizzati con i sentimenti. Presta attenzione alle sensazioni delle persone e comunica cosa hai sentito. Ad esempio potresti dire: “Ti sento amareggiato, avrai sofferto tanto”. Ricorda che non esistono sentimenti giusti o sbagliati, ma è ciò che facciamo con questi, che li rende giusti o sbagliati.
- Definisci i limiti. E’ fondamentale mantenere i confini, soprattutto quando il discorso comincia a degenerare. Alcune frasi utili per farlo potrebbero essere: “Non ho mai pensato in quel modo”; “Non era mia intenzione dirti questo”, etc.
- Sii preciso/a. Invece di usare parole generiche come “sempre” o “mai”, che possono presentare eccezioni (es. E’ sempre colpa mia), è utile precisare introducendo parole “figurative” o che indicano un “sentimento”. Ad esempio si potrebbe dire: “Mi fa sentire come se non mi ascoltassi mai” o “Mi fa sentire come se fosse sempre colpa mia”. Aggiungendo la frase: “Mi fa sentire come…”, evitiamo di cadere nelle eccezioni di “sempre” e “mai”, risultando più chiari nella comunicazione e ottenendo maggiori possibilità di essere ascoltati e capiti.
Fonti
Contatta un Coach a Milano
Aiuto liberi professionisti, imprenditori e manager ad esprimere il proprio potenziale, superare le sfide lavorative e massimizzare il successo personale e professionale.
Latest posts by Davide Algeri - Coach Milano
(see all)